La papaya merita, tra la tutta la frutta esotica che possiamo trovare in commercio, sicuramente un articolo dedicato. La papaya infatti, oltre ad essere gustosa e a presentarsi con bei colori vivaci che variano dal giallo all'arancio, vanta ottime proprietà e benefici che ne fanno proprio un frutto di eccellenza per preservare la propria salute.
La papaya infatti contiene diversi tipi di vitamine, come la A, la P e le importantissime C ed E, acido folico, magnesio, potassio e flavonoidi. Ha un grande potere antiossidante che ci preserva dall'invecchiamento e dai danni causati dai radicali liberi e aiuta anche la digestione.
La papaya infatti contiene un enzima, la papaina, che facilita la digestione delle proteine. Se a questo aggiungiamo che la papaya è in grado di fortificare il nostro sistema immunitario contro il cancro potete capire che si tratta davvero di un frutto incredibile!
Ma oggi voglio parlare anche di un altro modo di assumere la papaya, non solo come frutto. Mi riferisco alla papaya fermentata, un integratore in cui i benefici della papaya sono potenziati dalla fermentazione del frutto e dal fatto che si utlizza il frutto intero (anche i semi) per la sua preparazione. Bustine di papaya fermentata ormai si trovano in tutte le farmacie ed erboristerie, giornali e riviste ne parlano come il nuovo elisir di lunga vita, ma cosa ha di speciale questo integratore che lo differenzia da altri? Sembra infatti che la papaya fermentata sia in grado di combattere o almeno limitare malattie degenerative quali Alzheimer e Parkinson. La papaya fermentata era proprio l'integratore che lo scienziato francese e premio Nobel Luc Montagnier regalò a papa Giovanni Paolo II per aiutarlo nella sua battaglia contro il morbo di Parkinson. Come spesso accade in questi casi l'argomento è molto dibattuto, ma certi sono invece i risultati di uno studio del 2012 (Barbagallo M., Dominguez L.J., Di Palma A., Belvedere M. Abstract 8th Congress of the EUGMS Brussels 26th - 28th Sept. 2012) in cui i dati raccolti dimostrano che in pazienti con Alzheimer lo stress ossidativo è aumentato rispetto a chi invece non è stato colpito da questa malattia. Significa che si è rotto l'equilibrio tra produzione e distruzione dei radicali liberi, che possono agire indisturbati provocando danni cellulari e nel tempo, anche la demenza. Se si riesce a rallentare questo processo si riesce a rallentare anche la malattia e, come dimostra lo studio citato, la papaya fermentata si è dimostrata in grado di controllare lo stress ossidativo e di conseguenza i radicali liberi.
Come ho già avuto modo di dire in post precendenti, non si parla di alimenti miracolosi, non esistono, ma di sicuro si può adottare uno stile di vita che possa prevenire o almeno controllare malattie. In questo senso la papaya, e in particolar modo la papaya fermentata, può essere considerata un valido aiuto nella battaglia che possiamo mettere in atto tutti i giorni per preservare la nostra salute.
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